Recensione: Butterfinger
Oggi ci troviamo di fronte all’arduo compito di dover giudicare una delle barrette al cioccolato più antiche e vendute d’America: il Butterfinger.
Cara Nestlé, non ci siamo proprio!
Noi di Junkfully, ovviamente, non siamo i tipi che si lasciano intimorire dallo zucchero e siamo i primi fan delle mostruosità culinarie Americane, ma qui si rasenta veramente la follia!
Grafica anche carina, con un giallo amichevole che trae in inganno.
L’odore prima dell’assaggio è cioccolatoso e ci ha fatto ben sperare. Ma, proprio come le sirene con Ulisse, al primo morso il Butterfinger si trasforma in un mostro spietato.
Se volete sapere di cosa stiamo parlando, prendete un cucchiaio di burro d’arachidi, inzuppatelo in un barattolo di zucchero bianco e mandate giù il risultato.
Il cioccolato al latte unito al burro d’arachidi più dolce mai creato, ti fa fermare al primo morso. Citando il buon Commissario Winchester da una puntata dei Simpson: “Persino il fuoco non la vuole”.
Figuratevi noi.
Avete bisogno di ulteriori parole? A mai più rivederci.